Le analisi sociopolitiche lo dicono costantemente: il divario economico e sociale presente per più aspetti nella nostra società europea non accenna ad arrestarsi.
Non fa eccezione la condizione di difficoltà sociale in cui versano le persone con disabilità motoria, che secondo recenti stime continuano a soffrire la povertà e la mancanza di lavoro in misura maggiore rispetto al resto della popolazione.
Una condizione di svantaggio rispetto a cui, dunque, il nostro apparato sociale e politico non pone adeguato rimedio.
Eppure la formula potrebbe persino risultare semplice: riducendo i divari economici e sociali, attraverso servizi e aiuti adeguati, si ridurrebbero le barriere all’entrata che impediscono alle persone con disabilità motoria di approcciare al lavoro e alla società al pari degli altri individui.
Una società senza barriere, anche fisiche, è una società che permette a tutti e tutte di vivere appieno. Una società senza barriere è ciò per cui noi, in quanto Kimap, lavoriamo costantemente: non si tratta solo di un marciapiede accessibile in sé, o di un servizio più o meno fruibile in quanto tale, vi è infatti un contesto nel quale ci inseriamo, contesto che costituisce il cammino verso il risanamento dei gravi divari economici e sociali odierni.
Dietro a ogni crowdmapping, dietro a ogni raccolta dati, dietro a ogni evento, si cela una visione di lungo e lunghissimo periodo, l’idea di una società più giusta e alla portata di essere umano, qualsiasi siano le reali possibilità fisiche di cui si dispone.
Kimap è innovazione inclusiva.
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