Sul territorio nazionale, sono tante le società sportive attrezzate per la realizzazione di sport in un’ottica di inclusione sociale e che hanno l’obiettivo primario di accogliere e far divertire ragazzi e ragazze con disabilità. A Firenze e provincia, si registrano diverse associazioni sportive che si dedicano alla promozione di attività paralimpiche, come “QuartoTempo Firenze”. L’integrazione delle persone con disabilità avviene tramite modalità di incontro tra sfera tecnico-sportiva e psicologico-educativa grazie ad un’equipe multidisciplinare che stimola la partecipazione attiva degli atleti. Tra le attività proposte da QuartoTempo c’è “Visiball”, la riproduzione di calcio a 5 ma per un mix di atleti ipovedenti e non, oppure “Calcio a 5 non vedenti” destinata ad atleti ciechi (ad eccezione del portiere che è vedente).
La “Wheelchair Sport Firenze”, nata come associazione di promozione sociale nel 2005 ed evoluta come associazione sportiva dilettantistica nel 2011, è la prima squadra di basket in carrozzina della Toscana, conosciuta anche come “Volpi Rosse”. Per un’equilibrata composizione delle squadre, ogni giocatore vale un punteggio in relazione alla sua disabilità ed ogni compagine deve rispettare una soglia prestabilita. L’attuale main sponsor “Menarini Farmaceutica” ha contribuito all’iscrizione della squadra al Campionato Nazionale Federale (FIPIC) di serie B sotto il rinnovato nome di “Menarini Volpi Rosse Firenze”. Al semplice gioco della pallacanestro, l’associazione affianca un progetto più ampio che ha l’obiettivo di promuovere lo sport come integrazione sociale abbattendo le barriere culturali e mentali che generano futili pregiudizi.
Oltre ai più gettonati sport popolari, la società sportiva fiorentina U.S. Affrico, con sede nel quartiere di Campo di Marte, ha pensato di destinare un’area del suo centro sportivo agli appassionati del gioco delle bocce. Grazie alla volontà espressa direttamente dal presidente FIB (Federazione Italiana Bocce) della regione Toscana Giancarlo Gosti, si è creata la prima squadra a livello nazionale, allenata meticolosamente dal campione di bocce Fernando Reali. Le regole sono state riadattate prevedendo alcune semplificazioni, come la distanza prestabilita del boccino e l’assistenza verbale dell’arbitro che descrive il posizionamento delle bocce. Numerose sono state le partite sperimentali a livello regionale, in cui si sono sfidate squadre miste di atleti ipovedenti e vedenti bendati, quest’ultimi con l’intenzione di imparare a muoversi “al buio”. In questo caso, si ha uno scambio inusuale ma altrettanto formativo che vede l’atleta vedente entrare in contatto col mondo dell’atleta cieco provando le stesse condizioni di svantaggio.