Cambiare punto di vista è la strada principale per fare i modo che città, spazi e servizi siano resi inclusivi e accessibili, rendendo dunque una disabilità un elemento che non impatti in negativo nella vita di tutti i giorni.
L’esperienza di AstroAccess lo spiega bene: cambiando il paradigma di pensiero, si è capito che a determinate condizioni lo svantaggio fisico può essere colmato fino a divenire un vantaggio. Come? Il progetto AstroAccess consiste nel creare missioni spaziali inclusive. Pensate, sono stati effettuati i primi test a gravità zero con grande successo: per alcuni tipi di disabilità motoria, determinate difficoltà sulla terraferma si trasformano in migliori capacità d’azione in assenza di gravità.
Lo sforzo da compiere sul pianeta Terra è quello di cambiare il nostro modo di ragionare ripensando tutto ciò che ci circonda in ottica inclusiva.
Kimap costituisce il primo e più fondamentale passo da compiere: abbattere le barriere informative sull’accessibilità, individuando punti di forza e criticità negli spazi che ci circondano, è l’inizio di un percorso che porterà alla presa di coscienza e alla realizzazione di spazi davvero inclusivi.
Le stelle ci indicano la via: quella dell’accessibilità!
P.S.: Per curiosare nello spazio segui questo link